Teatro

Intervista ai vicini di casa: "Non esiste un modo giusto in assoluto per stare insieme"

Intervista ai vicini di casa: "Non esiste un modo giusto in assoluto per stare insieme"

Tra sesso rumoroso, traslochi, battute e screzi: intervista a cinque voci con Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai, Alberto Giusta e il regista Antonio Zavatteri.

Intervista a cinque voci per presentare Vicini di Casa, nuovissimo spettacolo prodotto da CMC/Nidodiragno, Cardellino e Teatro Stabile di Verona. Le voci sono quelle dei protagonisti Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai e Alberto Giusta, con il regista Antonio Zavatteri

Lo spettacolo è nato in un caldissimo luglio 2023 al Teatro Sociale di Camogli, e finora è andato in scena solo quattro volte. L'ultima proprio a Camogli il 14 gennaio, dove li abbiamo intervistati.

Amanda Sandrelli, Gigio Alberti, Alessandra Acciai, Alberto Giusta


E’ la prima volta che questo team lavora insieme?
Alberto Giusta: Sì, è la prima volta. Lavoriamo insieme da poco, però ci troviamo molto bene. Formiamo un bel  quartetto, affiatato: e spero che questo si veda anche sul palcoscenico.
Amanda Sandrelli: Siamo in scena da pochissimo. Abbiamo debuttato al festival di  Borgio Verezzi il 5 e 6 agosto del 2023. Questa è stata la quarta replica, ma sulla scena siamo affiatati e ci sembra di essere molto più rodati.

Lo spettacolo teatrale è nuovo, ma la vicenda no
Gigio Alberti: Si. In Spagna ci sono stati prima uno spettacolo teatrale e poi un film. Infine c’è stato un film anche in Italia, con Claudio Bisio. A questo punto direi che il materiale di partenza dev’essere davvero buono, altrimenti non ci avrebbero costruito sopra tutta questa roba.

Qual è il pathos che emerge? 
Amanda Sandrelli: Ci sono due coppie. La coppia composta da Gigio e me è sposata da tanti anni, sicuramente non è in una buona situazione. Si tratta di una coppia molto rancorosa, molto chiusa. I vicini, che entrano in questa situazione matrimoniale, invece agiscono e pensano come una coppia che al contrario fa scintille. Si accoppiano in modo molto rumoroso. Mio marito vorrebbe dirgli di smettere, io invece sono più possibilista. Probabilmente penso e spero che un po’ di questa allegria e gioia di vivere di questi vicini possa propagarsi anche alla coppia composta da me e mio marito. 

Amanda Sandrelli, Gigio Alberti

Che emozioni lo spettacolo crea nello spettatore e in voi?
Amanda Sandrelli: Penso che quasi tutti si identifichino in noi due, come coppia - prosegue Sandrelli - In realtà se c’è qualcosa che  lo spettacolo crea, ritengo che sia proprio questo: ti immedesimi con loro due però poi alla fine ti fai delle domande. Perché la chiusura di questa coppia e la speculare apertura dell’altra sono evidentemente opposte. Come spesso accade i due estremi si toccano e si confondono. Anche se l’apertura al mondo rispetto alla chiusura alla fine sembra la scelta migliore: se c’è un messaggio sicuramente è questo.

Le dinamiche narrate sono attuali? Lo spettatore italiano del 2024 si riconosce?
Alessandra Acciai: Moltissimo, il rapporto di coppia c’è da sempre, è alla base dell’umanità. E dentro il rapporto di coppia c'è da sempre chi tenta nuove strade per tenere il mènage quotidiano più vivo, più aperto. Poi è vero che non esiste un modo giusto in assoluto per stare insieme: c’è il modo che va bene per te. In scena ci sono due modi diversi a confronto, che in qualche modo si condizionano a vicenda. C’è un inizio molto comico e divertente, anche da commedia degli equivoci. Poi c’è un finale che fa pensare e che trova delle risoluzioni sia per una coppia che per l’altra.

Che alchimie si creano in voi durante lo spettacolo? Qui non ci sono un protagonista e dei comprimari.
Alberto Giusta: La coppia del piano di sopra vuole provocare delle reazioni nella coppia dal menage più stanco. Forse si divertono così, o forse hanno intento terapeutico visto che lei fa la psicologa. Per quanto mi riguarda come attore in scena, io non vedo l’ora che si arrivi al punto in cui si verifica un accadimento forte. Per vedere le reazioni di Gigio e di Amanda, e di rimando ciò che si crea tra Alessandra e me: che siamo la coppia più leggera, più sportiva, che ha raggiunto un equilibrio anche attraverso il sesso.

Si ride di più o si pensa?
Gigio Alberti: Intanto si ride, dopo si pensa. Ogni spettatore decide quanto gli serve pensare, se gli è utile in quel momento o no. Però si ride, e in maniera non stupida. E’ un umorismo di alto livello, non becero. Le battute sono grandi battute, e soprattutto sono battute che nascono da una situazione, non  vengono fuori a casaccio. Sono espressione di una situazione che si esaspera sempre di più. E più si esaspera la situazione più si esasperano i personaggi, più si scalda la situazione in scena.

Alessandra Acciai, Alberto Giusta


Da chi è partita l’idea di fare questo spettacolo?
Tutti: E’ nata dalla produzione, soprattutto da Silvio Orlando, direttore artistico della società di produzione Cardellino.
Amanda Sandrelli: Credo che il testo l’avessero loro. Io sono stata contattata per prima, ma l’idea del cast l’avevano già.
Gigio Alberti: Se posso raccontare una cosa curiosa. Io ero in vacanza a casa del mio amico Claudio Bisio, che doveva fare il film di questo spettacolo. Un giorno mi ha chiesto 'Ti va di vedere il film spagnolo, così capisci che cosa faccio, e mi dai un’opinione?' Abbiamo guardato questo film spagnolo del 2020, intitolato Sentimental. Cinque minuti dopo mi ha chiamato Silvio Orlando dicendomi: 'Pensavamo di mettere in scena questo testo, ti andrebbe di farlo?' 'Guarda - gli ho risposto - l’ho visto 5 minuti fa.

Una bella coincidenza…
Amanda Sandrelli: Lo spettacolo è stato allestito qui a Camogli, al Teatro Sociale del sovrintendente Giuseppe Acquaviva, in un mese di luglio torrido. Abbiamo fatto qui anche la prova generale con pubblico di amici e addetti ai lavori”.

Antonio Zavatteri è un attore-regista ingombrante…
Antonio Zavatteri: Non so se prenderlo come un complimento o come una critica. Io cerco sempre di non fare il capocomico, di non imporre il mio carattere su quello dell’ensemble: che è composto da alchimie che hanno vita propria e sono irripetibili. Qui è stato facile: attori bravissimi e di richiamo, ottima produzione, testo interessante e stimolante proprio perché nuovo. E’ una commedia piena di effetti comici, ma ho preferito focalizzarmi più sui conflitti, sulle relazioni. Si ride spesso, ma la risata non è cercata con escamotage: scaturisce dalle situazioni, dalle caratterizzazioni e dall’ottimo modo in cui i quattro protagonisti gli danno vita.